IL MAESTRO – Tagliapietra Matteo

Nato a Venezia il 16 novembre 1973, figlio di un maestro vetraio muranese, Matteo inizia a lavorare a sedici anni come allievo e “garzone” di Mario Gambaro, maestro e proprietario della fornace Gambaro & Poggi. Il suo tirocinio, breve ma intenso, lo porta a diventare maestro nella stessa fabbrica all’età di 21 anni.
Matteo dimostra subito quell’abilità e quella destrezza tipica di chi, questo mestiere, oltre che praticarlo lo sente proprio: dialoga facilmente con la materia e riesce con molta naturalezza a domarne le forme. Si dimostra quindi, fin da giovane, predestinato a un mestiere che unisce studio e applicazione a un’innata naturalezza e sensibilità propria dei maestri artigiani. Molto propositivo nel rinnovare il linguaggio del vetro, le sue migliori qualità sono una versatilità e una flessibilità produttiva fuori dal comune, che lo portano a essere uno dei più promettenti giovani maestri di Murano. Proprio per questo gli viene affidata una “piazza”, termine che nel gergo del vetro di Murano significa essere a capo di un team di lavoro, diventandone il fulcro.

Si cimenta quindi in vari tipi di lavorazione, in particolare nel cosiddetto ramo dell’oggettistica in vetro artistico (vasi, piatti, bottiglie, animali, ma anche bicchieri, caraffe e altri prodotti per la tavola ed elementi per l’illuminazione classica e moderna). Affronta diverse tecniche e tipi di lavorazione, dall’uso del vetro massiccio a quello soffiato, forgiando oggetti tipici dell’arte vetraria muranese, ma realizzando anche progetti commissionati da designer e artisti che collaborano frequentemente con la Vetreria Gambaro & Poggi. Diventa quindi perno essenziale di una fornace che, nel corso degli anni, si è fatta conoscere per il suo stile e le sue raffinate ed esclusive realizzazioni. Nel 2015 la grande svolta, dopo l’uscita del maestro Mario Gambaro, fonda insieme agli eredi, la Gambaro & Tagliapietra srl, che lo vede protagonista come maestro e socio.Da qui inizia un nuovo cammino, uno stimolante progetto atto ad affermarlo come indiscusso maestro vetraio, ma allo stesso tempo promotore e ispiratore, insieme a Luciano Gambaro, di linee, stili e contaminazioni per far rifiorire e innovare la millenaria arte del vetro di Murano. Una nuova sfida da affrontare, da vincere.